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Al fine di favorire il mantenimento ed il recupero dell’attività agricola ed assicurare la conservazione, il restauro e la valorizzazione del paesaggio storico agrario, gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno controllato l’intera produzione dei vini a DOP "Cinque Terre" e "Cinque Terre Sciacchetrà", esclusiva dei vigneti del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Entrambi i vini provengono da uve Bosco, Albarola e Vermentino; lo Sciacchetrà si differenzia per essere prodotto con i grappoli migliori, fatti appassire in luoghi idonei dopo la raccolta; la vinificazione non può avvenire prima del 1° di novembre dell’anno della vendemmia e non può essere immesso al consumo se non dopo il 1° novembre dell’anno successivo; acquisita l’idoneità della Camera di Commercio, può essere commercializzato ed i prezzi al dettaglio variano da 100 a 400 euro circa al litro.
Considerato l’elevato valore di mercato e la limitata quantità di vino prodotta, il Corpo Forestale dello Stato dislocato nel Parco Nazionale delle Cinque Terre controlla ogni anno metodicamente tutta la produzione, al fine di contrastare le frodi e promuovere le produzioni conformi al disciplinare.
Nel 2016 le aziende produttrici controllate sono state 24, 2 delle quali hanno vinificato circa il 50% dell’intera produzione. Grazie alle condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli all’appassimento, il quantitativo di uve riservate alla produzione dello Sciacchetrà è stato maggiore (25.771kg ca.) rispetto a quello dell’anno scorso (23.146 kg ca. ); conseguentemente il quantitativo di vino bianco è lievemente calato (190.563 l ca.) rispetto all’anno precedente (216.775 l ca.). Dal 2000 ad oggi, il 2007 risulta l’anno di massima produzione di Sciacchetrà (45.515 kg ca.). Nell’attuale campagna vendemmiale i Forestali del Comando Stazione Parco Cinque Terre, coadiuvati dai colleghi del Comando provinciale della Spezia, hanno eseguito 30 controlli e contestato n°6 violazioni amministrative dovute ad irregolarità documentali, per un ammontare totale di 12.545 euro. Gli accertamenti, oltre a monitorare una produzione agroalimentare d’eccellenza, agevolano la corretta informazione e contrastano i doli, attestano l’effettiva corrispondenza tra designazione e contenuto dell’imbottigliato, valorizzano le aziende produttrici, rassicurano il consumatore dell’autenticità e del valore dell’acquisto, indirizzano a buon fine gli investimenti dell’Ente Parco per la promozione dell’attività agricola tradizionale.