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Caro Mario, è sbagliato contrapporre turismo e natura, oppure turismo e agricoltura come tu hai fatto (l'articolo di Mario Tozzi è su La Stampa di oggi col titolo "In nome del turismo le Cinque Terre hanno tradito la natura"; sottotitolo: "Dimenticate le terrazze, sono arrivate le alluvioni").
Il turismo responsabile non è una iattura, e qui ci stiamo sbracciando per farlo incontrare con la natura e con l'agricoltura alla quale, peraltro, uomini e donne delle Cinque Terre dedicano ancora la propria vita. Ho cercato nel tuo articolo traccia di questo impegno, ma non ne ho trovato.
L'abbandono dei campi, il dissesto idrogeologico sono fenomeni non di oggi e non soltanto delle Cinque Terre ma di tutto il Paese, dove c'è ancora molto, molto da fare.
Per farlo non serve agitare le belle bandiere.