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Un territorio speciale, tra i più belli, magnifico Patrimonio dell’Umanità, ma dal fragile equilibrio, che per reggere e sopravvivere, ha bisogno di attenzione e di nuove idee da parte chi lo abita e di chi lo visita.
Qui si sono costituite molte forme di associazione e di volontariato, interessanti progetti di comunità e di partecipazione.
Riconquistare l’attività agricola, impiantare le vigne sui terrazzamenti liberati dai rovi, impedire che il terreno frani e far sì che la flora spontanea non lo invada sono le basi per mantenerlo in vita.
I “foresti”, assorbiti dalla bellezza del luogo sono diventati i primi alleati di chi la vive da sempre e non la vuole abbandonare.
Antiche tradizioni vengono riscoperte e rinnovate: la vigna, la coltura dello zafferano , l’uso dei fichi d’india per gustose confetture, il chinotto.
Walter nella sua cantina ci racconta come nel suo vino di territorio porta tutto il sentore di quel mare e di quella terra.
Un territorio che attraverso un apporto collettivo, nella ricchezza di più esperienze, cerca una nuova identità: “Sulu cun ‘na man, per nu daghe de nasu”, con un mano sola, per non cadere e sbattere il naso.
http://www.raiplay.it/programmi/geo/stagione2017-2018/puntate