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Il Parco incontra i pescatori e le comunità marinare

L'incontro presso la sede di Manarola con i rappresentanti delle categorie della pesca si è svolto il 30 ottobre, in due sessioni: quella mattutina con i pescatori professionisti e quella pomeridiana con le comunità marinare delle Cinque Terre.

(Manarola - Sede, 31 Ottobre 2017)

Gli incontri, avvenuti lunedì 30 ottobre, presso la sede del Parco a Manarola, alla presenza del Presidente F. F. Vincenzo Resasco e del Direttore Patrizio Scarpellini, hanno avuto il duplice scopo di avviare un dialogo costruttivo tra l'Ente ed i rappresentati locali delle categorie legate alla fruizione e all'economia del mare e raccogliere eventuali richieste, criticità e suggerimenti in merito alla gestione dell'Area Marina Protetta.

Durante la sessione mattutina, dedicata allo scambio con i professionisti, sono state analizzate una serie di problematiche per le quali sono già state individuate alcune proposte di soluzione.
La prima riguarda i campi ormeggio e la possibilità di apportare eventuali modifiche affinchè non  ostacolino le attività di piccola pesca.
Altra criticità evidenziata dai pescatori è il progressivo abbandono di questo mestiere tradizionale, anche a causa delle difficoltà riscontrate nella creazione di un mercato locale.

Tra le soluzioni prospettate dal Presidente Resasco la possibilità di vendere il pescato locale direttamente a bordo e la necessità di favorire accordi di territorio con il settore della ristorazione, in collaborazione con i Comuni, al fine di incentivare il consumo in loco ed un sistema di prelievi selettivi.
Lo proposta dell'Ente per accorciare la filiera produttiva e rendere possibile la diffusione di comportamenti in armonia con le esigenze di tutela ambientale, coinciderà con l'avvio della seconda fase della Carta Europea per il Turismo Sostenibile che, attraverso lo strumento del Marchio di Qualità Ambientale, consentirà il coinvolgimento volontario delle attività ricettive, ristorative e della pesca nella valorizzazione delle produzioni tipiche locali.
Vista l'esigenza di ridurre l'impatto delle sostanze inquinanti mediante l'impiego obbligatorio di saponi biodegradabili, il Parco ha proposto la creazione di un centro unico di "acquisti verdi", al quale gli esercizi pubblici aderenti al Marchio di Qualità potranno rivolgersi per reperire la merce a prezzi competitivi.
Legato a questo tema è emersa la necessità di approntare studi scientifici e progetti di ricerca e monitoraggio sempre più puntuali, capaci cioè di fotografare il reale lo stato di salute del mare, con particolare attenzione alla predominanza di alcune specie.

In entrambe gli incontri è stata ribadita l'importanza della collaborazione tra l'Ente e la comunità locale nel lavoro di monitaraggio, anche mediante la compilazione del libretto delle catture, impegno sottolineato più volte dal Presidente Resasco: "Sono dati che andranno ad arrichire il bagaglio di informazioni raccolte dai tecnici e che saranno presentare al Ministero dell'Ambiente per l'individuazione di soluzioni ad hoc. La condivisione di progetti, esperienze e responsabilità sono il punto cardine per far si che la discussione tra i portari di interesse non rimanga al solo livello di critica ma che diventi foriera di soluzioni concrete e a lungo termine."

Nel pomeriggio, durante l'incontro con i rappresentanti delle comunità marinare delle Cinque Terre, sono state affrontate le problematiche dell'Area Marina Protetta, con particolare attenzione ai temi del prelievo "sostenibile", delle inizitive e dei progetti di tutela della biodiversità, dei dispositivi di depurazione presenti nei Comuni delle Cinque Terre e del sistema di sorveglianza e monitoraggio dell'area marina.

Il Presidente ha passato in rassegna i lavori inseriti in agenda dall'Ente che interesseranno l'allungamento delle condotte marine di Vernazza e Riomaggiore; la costruzione delle dighe a protezione delle marine di Riomaggiore e Manarola e il ripascimento della diga di Vernazza; e gli interventi già realizzati come il depuratore di Corniglia e lo sgrigliatore di Vernazza danneggiato dall'alluvione del 2011.

Ad entrambe le categorie è stato illustrato il nuovo sistema di videosorveglianza, dotato di un radar e di postazioni multiple con telecamere per il monitoraggio delle acque dell'Area Marina.
L'impianto e l'integrazione tra i diversi dispositivi consentiranno di supportare molteplici funzioni dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre come ad esempio il controllo e la sorveglianza delle attività di pesca e fruizione del mare, permettendo di intervenire in maniera sempre più puntuale nelle situazioni di pericolo o mancato rispetto della normativa vigente; inoltre sarà impiegato in progetti di monitoraggio scientifico e di progettazione di interventi contro l'erosione costiera.


 



Il Parco incontra i pescatori e le comunità marinare
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