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Si è svolto ieri presso la sede dell’Area Marina Protetta (AMP) di Portofino il workshop dedicato a Patella ferruginea e al progetto in atto per la sua conservazione.
L’Area Marina Protetta (AMP) di Portofino, capofila coordinatore del progetto, ha riunito diverse realtà italiane e straniere allo scopo di condividere le informazioni sulla specie, anche nell’ottica della replicabilità futura del progetto.
Alla tavola rotonda sono intervenuti, oltre ai partner di ReLife, i referenti dell’AMP Torre del Cerrano, e dell’AMP Sinis, F. Javier Zapata Salgado, direttore del programma delle AMP in Spagna e Javier Guillart.
Quest’ultimo, in particolare, è un esperto di questa specie e sta conducendo degli studi su Patella ferruginea alle Isole Chafarinas, isole spagnole che si trovano vicino alla costa del Marocco.
Il Workshop si è rivelato un momento di grande apprendimento per tutti i partecipanti, stimolando anche nuove idee progettuali e prospettive di future collaborazioni.
Patella ferruginea è una delle più grandi patelle esistenti. Un tempo molto diffusa in Mediterraneo, oggi questo invertebrato è a rischio di estinzione.
Da qui è nata la volontà di tutelarla, riprodurla e reintrodurla in Liguria con il progetto Relife (www.re-lifeproject.eu<http://www.re-lifeproject.eu> – LIFE15NAT/IT/000771 RELIFE) che vede coinvolti l’Area Marina Protetta di Portofino – coordinatore capofila, Acquario di Genova/Costa Edutainment, Softeco, il Dipartimento DISTAV dell’Università degli Studi di Genova, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Area Marina Protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo ed Area Marina Protetta Isola di Bergeggi.
Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea tramite lo strumento finanziario LIFE, e mira a reintrodurre Patella ferruginea nelle tre Aree Marine Protette liguri (Portofino, Bergeggi e Cinque Terre), dove sono state eliminate le cause dell’estinzione ed è assicurato un adeguato livello di protezione.
Al momento il progetto è nella fase operativa: sono state prelevati alcuni esemplari dall’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, che sono ospitati in parte presso il laboratorio dell’Università di Genova e in parte presso l’Acquario di Genova. Si stanno adesso conducendo test per poter riprodurre questa specie in laboratorio e consentirne, successivamente, la reintroduzione.