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L'agricoltura svolge un ruolo fondamentale per la promozione della biodiversità e del territorio nelle Aree protette. E'questo l'argomento del seminario nazionale promosso da Federparchi che si è svolto il 18 e 19 aprile, presso la sede del Parco Nazionale del Vesuvio, nella cornice del castello Mediceo di Ottaviano. Si tratta del terzo appuntamento nazionale in vista del Congresso di Federparchi che si svolgerà in ottobre.
L'Italia conta 24 parchi nazionali, 124 parchi regionali, 147 riserve naturali statali, 30 Aree marine protette (27 + 3). In questi territori, a cui vanno aggiunte centinaia di aree protette gestire a livello locale, si producono, nella filiera agroalimentare, 733 prodotti di qualità certificati. Di questi 150 fra dop/igp e doc/docg per i vini; 263 prodotti tradizionali; 198 prodotti classificati nell'Atlante dei Prodotti dei Parchi e 114 prodotti INSOR (certificati dall'Istituto Nazionale di Sociologia Rurale).
Un comparto produttivo che coinvolge, nel solo territorio delle aree protette, oltre 230mila aziende. A queste vanno aggiunte quelle dell'indotto nelle aree limitrofe. Un settore produttivo di primaria importanza.
"Un'agricoltura sostenibile nei parchi è di fondamentale importanza, poiché la connessione tra natura, paesaggio e attività agro-silvo pastorali, e le conseguenti produzioni locali di qualità, rappresenta uno degli elementi di attrattiva e valore del territorio, nelle aree protette e non solo. – Lo ha affermato il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri nel suo intervento - Per questo l'impegno di Federparchi si sta concentrando sulla promozione delle buone pratiche e sulla collaborazione tra i gestori delle aree protette e le categorie economiche, composte da agricoltori, allevatori, pescatori artigianali, che traggono reddito e contribuiscono al governo dell'ambiente. Categorie il cui contributo partecipativo è fondamentale per la gestione e la programmazione delle aree protette. Coniugare tutela ambientale e produzioni di qualità - prosegue Sammuri - aumenta la competitività e la riconoscibilità mondiale del nostro Paese, lo sviluppo dei territori e l'occupazione; allo stesso tempo contribuisce alla conservazione degli equilibri ecologici fondamentali per l'ecosistema e per la salute dei cittadini."