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Lo scopo della tre giorni organizzata nel Parco dal titolo "Cinque Terre: vincoli e opportunità", in programma da mercoledi 23 fino a venerdi 25 maggio, è stato offrire ai 12 studenti iscritti un contatto diretto con il territorio e la sua governance.
Grazie alla formula del laboratorio residenziale gli studenti hanno avuto la possibilità di misurarsi con le suggestioni, le complessità e i valori di questo paesaggio Patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO, espressione della capacità secolare dell'uomo di trasformare la natura, assecondandola alle ragioni del vino.
I temi del modulo condotto dal Professor Thomas Gilardi, riguardano la storia, i caratteri e l’evoluzione del paesaggio terrazzato, l’ abbandono delle attività agricole come trauma per il paesaggio e il popolamento; i segni di civiltà sovrapposte: da quella rurale a quella post-industriale e il turismo come problematica da gestire ma anche opportunità di sviluppo.
L'attività di formazione ha permesso alla classe di confrontarsi con le nuove sfide che il Parco delle Cinque terre sta affrontando sul fronte della gestione del turismo e la salvaguardia del patrimonio culturale e vitivinicolo, all'insegna della sostenibilità.
Le giornate al Parco sono state scandite da lezioni, visite e laboratori diretti alla conoscenza delle tecniche agricole tradizionali come ad esempio quello dedicato alla costruzione dei muri a secco nei terreni strappati all'abbandono grazie al progetto di recupero portato avanti dai volontari della Fondazione Manarola, realizzato in collaborazione con altri attori del territorio tra i quali Parco Nazionale.
Ad aprire il percorso formativo, l'incontro presso la sede dell'Ente di Manarola, con il Vice Presidente del Parco Nazionale Vincenzo Resasco, il quale ha introdotto le principali attività nel quale l'Ente è impegnato: in particolare i progetti di manutenzione del paesaggio terreste e marino e della rete sentieristica, le iniziative in aiuto al comparto agricolo, e quelle rivolte alla valorizzazione di un turismo sostenibile.
Il Marchio di Qualità Ambientale 2.0 – CETS Fase II, dedicato alle strutture ricettive delle Cinque Terre che hanno intrapreso un percorso di qualità e rispetto per l'ambiente, le proposte di fruizione consapevole dei sentieri verticali e di crinale come ad esempio Vivi il Parco, l'individuazione delle aziende agricole locali quali manutentrici del paesaggio terrazzato e l'adozione di un disciplinare che regolamenta le attività all'interno dell'Area Marina Protetta. Ha sottolineato il Vice Presidente Vincenzo Resasco - Sono solo alcuni degli strumenti integrati adottati dall'Ente nella sua politica di gestione del patrimonio locale a lungo termine.
Tutte iniziative che, - prosegue Resasco - accanto alla conservazione della biodiversità, hanno come obiettivo la creazione di una rete di collaborazione tra piccole aziende territoriali e Parco, dirette alla diversificazione di una offerta turistica che sappia togliere pressione antropica dai borghi, e al contempo soddisfare le esigenze dei visitatori e delle comunità ospitanti.
