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Hanno una duplice valenza i corsi promossi dal CEA: da una parte c’è la volontà di far scoprire e conoscere ai più piccoli l’ambiente marino che li circonda e dall’altro quello di fornire loro, già fin da piccoli, una diversa consapevolezza del mondo subaqueo, all’insegna del rispetto e della tutela verso il mare.
Il progetto nasce dall’intuizione di Stefano Amoroso e Filippo Bordoni con il sostegno della collega biologa Carlotta Filippo.
Il progetto ha preso il via nel 2015 e con il tempo si è strutturato sempre di più per venire incontro alle esigenze dei più piccoli. Da qui l’intuizione di creare tre differenti livelli strutturati in base all’età e all’attitudine del singolo (la partecipazione è aperta a bambini di età compresa tra gli 8 e i 14 anni).
“I corsi sono strutturati secondo un ordine di difficoltà crescente, si parte dai rudimenti di base – dice Amoroso - come imparare l’utilizzo di strumenti quali maschera e boccaglio, fino ad arrivare, con l’ultimo livello a identificare le differenti specie marine, usare il miscroscopio e scattare fotografie subaquee”.
Aggiunge Bordoni che il "problema dell’inquinamento dei fondali e quello delle plastiche che invadono i nostri mari è un problema che coinvolge tutti in maniera globale, per cui risulta di fondamentale importanze iniziare fin da subito ad educare le nuove generazioni al rispetto per il mare e per i i suoi abitanti".