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Circa 1,25 milioni di frammenti per chilometro quadrato: è questo il dato sconcertante, contenuto nell’ultimo report del WWF relativo alla quantità di microplastiche presenti nel Mar Mediterraneo.
Un valore di quasi 4 volte superiore a quello del famoso “Great Pacific Garbage Patch” dell’Oceano Pacifico.
Tanti piccoli pezzetti di plastica ormai entrati nella catena alimentare di diversi organismi marini: sono infatti oltre 260 le specie tra invertebrati, pesci, tartarughe e mammiferi che vengono a contatto con questi rifiuti, spesso ingerendoli con conseguenze anche fatali.
Con l’obiettivo dunque di monitorare e gestire l’impatto del marine litter sulla biodiversità attraverso la realizzazione di un protocollo condiviso, il progetto Medsealitter (scopri la pagina ufficiale) unisce in un’unica grande rete Aree Marine Protette, organizzazioni scientifiche e ONG.
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