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“Conservazione e Valorizzazione del Paesaggio” dell'Univerità Statale di Milano presso il Parco Nazionale delle Cinque Terre

di Nalin Lucrezia

(Riomaggiore, 27 Giugno 2017)

Lo sviluppo sostenibile compatibile con l'ambiente è un concetto che nasce con la Conferenza di Stoccolma del 1972, nella quale si inizia a parlare di sviluppo e salvaguardia dell'ambiente, ma solo negli ultimi anni si è deciso di attuare questo concetto.

Nell'area delle Cinque Terre si è iniziato a coltivare circa dall'anno 1000 grazie alla costruzione dei muretti a secco. Fino agli anni 70 la popolazione era quasi “obbligata” a lavorare nei campi, ma ad un certo punto il territorio viene abbandonato per prospettive lavorative meno logoranti. Solamente negli ultimi 10 nani si è iniziato a recuperare il territorio , tramite la rigenerazione dei muretti a secco con conseguente ritorno all'agricoltura. Ma questo ritorno non è dovuto solo al sentimentalismo/volontà di ricostruire il passato, ma è dovuto anche dal voler creare nuove attività economiche sostenibili avendo un introito “sicuro”, così cercando di creare un circolo di domanda e offerta per i prodotti locali.

Altra probabile motivazione è strutturale, in quanto se i muretti non vengono recuperati dallo “spanciare” aumenta il peso da sostenere per i muretti sottostanti, così nei casi più gravi si creano delle “frane” che intaccherebbero la vita quotidiana dei borghi sottostanti. Un altro scopo è quello dato dal punto di vista turistico, il parco si propone di legare il turismo all'agricoltura, di preservare la natura e gli abitanti parlando di sostenibilità sia da un punto di vista territoriale, turistico che di sviluppo vero e proprio e del benessere della popolazione. Oggi il parco si preoccupa della sostenibilità del territorio, l'ente crede nella conservazione dei patrimoni artistici, culturali ed ambientali, il cui godimento e sfruttamento non venga penalizzato dalla capacità di carico del sito così senza compromettere la fruizione futura da parte della popolazione e nello stesso tempo nella creazione di servizi per i residenti che possono essere sostenuti proprio grazie ad un turismo evoluto.

Fino ad oggi ci si muove per piacere, con spostamenti rapidi e soggiorni di breve durata, si tratta di una sorta di “turismo visivo”, cioè un turismo da vedere e da far vedere. Il parco è consapevole che in questo momento è una sorta di “parco divertimento”, si fa una foto con il mare, si cammina tra le vie caratteristiche dei borghi e si riparte. In pratica si è instaurato una tipologia di turismo che passa ma non vive. Quindi l'ente ha deciso di cambiare atteggiamento e di non promuove più i borghi, ma di scommettere sui terrazzamenti, promuovendoli come fattore più caratteristico delle 5 Terre , in quanto indispensabile per la vita ed il turismo dei borghi. Un'idea è quella di creare dei gruppi di lavoro così recuperando i terrazzamenti che stanno “spanciando” e nello stesso momento far vivere un'esperienza unica, la vera esperienza delle 5 Terre, ; si tratta di una sorta di “ritorno alle origini”, l'obiettivo è quello di cambiare il sostentamento delle 5 Terre da turistico ad agricolo , in pratica si cerca di recuperare i terrazzamenti per poi mantenerli coltivandoli. Perciò si può dire che lo scopo di questo cambiamento è la comunicazione turistica, si cerca di selezionare la tipologia migliore di turista che può aiutare il parco e la popolazione locale a recuperare l'area.

Ho constatato sul campo quanto sia faticoso girare per i terrazzamenti e mettere a posto i muretti a secco. Infatti ho demolito e ricostruito un pezzo di muretto a secco e dopo ero a distrutta. Ci ha aiutato il signor Lorenzo Debatté proprietario di un pezzo di terreno. Egli ci ha spiegato la complessità nella costruzione perché non si utilizzano leganti come il cemento. Il muretto a secco ha una funzione di sostegno, in quanto sono soggetti alla spinta del terreno. Perciò la loro funzione è quella di sostenere, in quanto sono più sollecitati e più esposti alle infiltrazioni dell'acqua, la quale può minarne la stabilità. Per ricostruire un muretto a secco che sta “spanciando” si deve prima demolire , la parte divertente, poi per ricostruirlo si deve disporre di 3 tipologie di rocce: le grandi (che fanno da facciata) , le medie posizionate tra la terra e le pietre gradi, ed infine le pietre piccole che vengono utilizzate come tappabuchi. Altro fattore importantissimo per un muretto a secco è alla base la quale deve essere piana ed inclinata verso l'interno del terreno per una questione di stabilità strutturale. La costruzione del muretto a secco si può paragonare al tetris, si devono trovare le pietre che si incastrano al meglio, è un lavoro di precisione e soprattutto di pazienza , in quanto la solidità del muro dipende anche dalla capacità di far combaciare il più possibile le pietre.

Il Parco Nazionale delle 5 Terre è il parco nazionale italiano più conosciuto e visitato dalla popolazione estera. La creazione di questi gruppi di turisti che vogliono lavorare sul territorio e farne parte sarà possibile grazie alla cooperazione internazionale. Essa è un punto fondamentale per la collaborazione tra donatore e partner, cioè tra il parco e i gruppi selezionati, così incrementando la possibilità di riuscita della rigenerazione del territorio per il miglioramento della vita della popolazione locale.

Nalin lucrezia Chaira Facoltà di Scienze Umane dell'Ambiente del Territorio e del Paesaggio Relazione finale del laboratorio

Allegati
“Conservazione e Valorizzazione del Paesaggio” dell'Univerità Statale di Milano presso il Parco Nazionale delle Cinque  Terre
“Conservazione e Valorizzazione del Paesaggio” dell'Univerità Statale di Milano presso il Parco Nazionale delle Cinque Terre
 
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