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Girepam: tutela del capitale naturale e salvaguardia del territorio

(Manarola - Sede-, 21 Ottobre 2018)

L'uomo fa parte della natura e il suo benessere dipende strettamente e necessariamente dal buon funzionamento degli ecosistemi e quindi dal grado di biodiversità presente.

Negli ultimi anni l'uomo, per le sue necessità sempre crescenti di cibo, acqua dolce, legname, fibre e fonti energetiche, è intervenuto sull'ambiente modificando profondamente gli ecosistemi, ed è stato valutato che il 60% dei servizi ecosistemici del pianeta sono stati compromessi.

"Questo spiega - dice Patrizio Scarpellini, direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre- perché sia così importante la tutela di tali ecosistemi, la conservazione degli habitat e la salvaguardia delle specie animali e vegetali al loro interno, per garantire il buon funzionamento degli ecosistemi e quindi il benessere degli esseri umani. Il valore dei Servizi Ecosistemici è ormai ampiamente riconosciuto, non solo dai biologi e dai naturalisti, ma anche da parte di alcuni economisti illuminati, e anche gli amministratori pubblici cominciano a considerare questo aspetto nei vari atti di pianificazione territoriale. Gli Ecosistemi sani - conclude Scarpellini- rappresentano un importante fattore economico e per questo sta nascendo un nuovo approccio, attraverso l'economia ecologica, per valutare le risorse di un territorio e numerosi sono i progetti promossi a livello nazionale e internazionale per valutare in termini monetari i Servizi Ecosistemici."

L'attribuzione di un corretto valore economico ai servizi ecosistemici, attraverso la definizione e l'attuazione di idonei meccanismi e strumenti di compensazione, costituisce un passo funzionale alla gestione e al mantenimento degli ecosistemi che regolano il Parco nazionale delle Cinque Terre.

Coste e mare costituiscono aree in cui avvengono spostamenti di fauna e scambi genetici tra specie, ma anche diffusione di effetti negativi delle attività dell'uomo (utilizzo eccessivo delle risorse, conflitti sociali, frequentazione, inquinamento etc.). Il progetto GIREPAM  intende affrontare e risolvere problematiche comuni a carico di habitat e specie marino costiere del bacino del Mediterraneo.

Sfida comune è attuare una comune strategia di gestione integrata transfrontaliera, progettata e implementata dalle Regioni in rete con Parchi e Aree protette, per sviluppare soluzioni comuni ai più importanti problemi di gestione della zona di cooperazione: eccessivo sfruttamento delle risorse, inquinamento, frequenza, conflitti sociali etc. L'obiettivo è quindi quello di migliorare la governance e la gestione delle zone marittimo costiere da parte degli attori responsabili della protezione del patrimonio naturale, nell'ambito di un approccio globale che vada oltre una visione territoriale limitata e che tenga conto delle prospettive europee per lo sviluppo dell'economia blu-verde.

Rientrano a tale proposito, nell'ambito della progettazione GIREPAM per la corretta fruizione dell'Area Marina Protetta e del territorio del Parco Nazionale, i progetti Seatrek e i campi di volontariato #Apiediconlatesta di Legambiente.

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, attraverso gli esperti del proprio CEA, ha organizzato corsi per giovani e giovanissimi (dagli 8 ai 17 anni) che hanno potuto scoprire i fondali dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre dalla superficie. Il progetto SeaTrek è stata occasione fondamentale per avvicinare i ragazzi e le loro famiglie ai progetti Medsealitter, Maregot e Girepam, condivisi con altri importanti partner europei.

Con il solo utilizzo di pinne, maschera e snorkel (oltre a quanto gratuitamente messo a disposizione dal Centro Educazione Ambientale del Parco Nazionale delle Cinque Terre) i partecipanti impareranno a conoscere e riconoscere gli organismi che popolano il nostro mare e, nei corsi avanzati, apprenderanno le principali tecniche di rilevamento e di analisi con attrezzature scientifiche professionali, macchine fotografiche incluse. Nella quasi totalità dei corsi è anche prevista una uscita in gommone lungo la costa per provare "sul campo" quanto imparato sia dal punto di vista scientifico che della sicurezza.

Il secondo progetto che ha favorito la promozione del progetto europeo GIREPAM è stato #Apiediconlatesta di Legambiente dove, 36 volontari e volontarie per un mese hanno vissuto il  territorio del Parco Nazionale e HANNO RACCOLTO 750 QUESTIONARI TRA I FREQUENTATORI DELLA RETE SENTIERISTICA effettuando interventi di rimozione dei rifiuti nelle marine e nelle spiagge delle CINQUE TERRE.

Sono passati dai sentieri e scesi alle marine dei borghi delle Cinque Terre i volontari e le volontarie di Legambiente che si sono alternati in tre turni consecutivi, per un mese, nel territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Lungo i sentieri hanno somministrato e raccolto settecentocinquanta questionari, nell'ambito del progetto " #Apiediconlatesta ", la cui finalità, attraverso la loro elaborazione, è poter fornire elementi analitici per realizzare le migliori scelte per gli interventi da sviluppare in ambito informativo nei confronti dei turisti e decidere le priorità di intervento per garantire la fruizione in sicurezza del paesaggio delle Cinqueterre.

Nelle marine e nelle spiagge hanno recuperato plastica, materiali ferrosi, vetro e carta, purtroppo ancora abbandonati sulle spiagge e nei fondali.

"Una vacanza intelligente, concettualmente lontana dal turismo che consuma e usura il territorio - commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria - che permette una residenza di più giorni e la costituzione di una comunità attiva. Si ha così la possibilità di approfondire le relazioni col territorio e con le persone residenti che ne determinano la cultura e il patrimonio identitario. Abbiamo unito l'opera di volontariato a momenti formativi grazie agli interventi della Fondazione Manarola che sta recuperando il territorio dall'abbandono, del CAI sezione della Spezia attivo sul sistema sentieristico, del Soccorso Alpino che interviene con competenza per garantire la sicurezza dei turisti che, troppo spesso, con abbigliamento inadeguato si avventura lungo i sentieri e con il Centro Studi Rischi Geologici per approfondire la fragilità di questo territorio".

Grande soddisfazione al Parco. "Tutti i ragazzi hanno avuto modo di conoscere il territorio e coloro che lo abitano. - Dice Patrizio Scarpellini, Direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre-  Nel corso degli incontri sono emersi davvero "discorsi" interessanti e i volontari, oltre al lavoro quotidiano sul territorio, ci hanno dato importanti spunti. I ragazzi hanno partecipato a momenti di formazione con gli esperti che nel  Parco Nazionale e nell'Area Marina Protetta vivono e operano e hanno affrontando temi caldi e attuali quali, ad esempio, il problema delle microplastiche presenti in mare, affrontato con il progetto Europeo Medsealitter,  con il  l'erosione costiera (Maregot), le iniziative per una corretta fruizione dell'Area Marina Protetta (Progetto Girepam) e la corretta fruibilità della rete sentieristica."

 
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