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Le Cinque Terre sono un vero e proprio museo diffuso delle costruzioni in pietra a secco, perché in questo territorio l'architettura rurale tradizionale è preservata e valorizzata come un patrimonio culturale e paesaggistico.
Nato nel 2015, su impulso del Parco Nazionale, il Parco Letterario Eugenio Montale e delle Cinque Terre offre ai suoi visitatori la possibilità di immergersi nelle suggestioni, nei profumi e nei colori che hanno ispirato uno dei più grandi poeti del Novecento.
Il monumento megalitico più famoso delle Cinque Terre si trova sul Monte della Madonna nella località di Tramonti di Biassa, nella zona della frazione di Campiglia. A differenza degli altri, che si trovano sul monte Croce e sul monte Capri, è entrato nell'immaginario collettivo grazie all'evocativo nome di Menhir del Diavolo.
A 408 metri d'altezza sul mare, immerso nella macchia mediterranea e sfiorato da un bosco di lecci, si trova, da un tempo che è persino difficile quantificare, l'antico e minuscolo abitato di Lemmen.
Le origini del nome Cinque Terre, che apparve per la prima volta in una descrizione della Liguria redatta nell'aprile del 1448. L'autore era Giacomo Bracelli, storico, umanista e uomo politico al servizio della Repubblica di Genova.
La posizione del Santuario di Nostra Signora di Montenero offre una vista spettacolare lungo tutto il paesaggio che va dall'isola del Tino fino a Punta Mesco e diverse leggende sono fiorite in merito alla fondazione di questa chiesa e alle origini del culto mariano in questa zona.
L'Area Marina Protetta delle Cinque Terre, istituita nel dicembre del 1997, è un vero e proprio gioiello del Mediterraneo, finalizzato alla tutela di un ecosistema marino di inestimabile valore.
Alla scoperta dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre, 4.591 ettari di ambienti costieri e marini. Un vero e proprio santuario per molte specie marine, tra cui alcune particolarmente vulnerabili o a rischio.
Dentro la lunga storia della Via dell'Amore c'è tutta la fatica, la speranza, la gioia di un incontro - quello tra gli abitanti di Manarola e gli abitanti di Riomaggiore - che è stato a lungo desiderato. Ci hanno lavorato tutti insieme, da un lato e dall'altro, senza ricevere nulla in cambio. Quando ci sono riusciti, quell'incontro era già amore.
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Camminare lungo la Via dell'Amore significa calpestare, toccare, osservare un incontro antico eppure sempre vivo. Ogni porzione di roccia, qui, racconta un abbraccio che dura da milioni di anni.
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Contenuti realizzati da Alma Mater Studiorum - Università degli Studi di Bologna, Centro di Studi Avanzati sul Turismo (CAST) e Scuola Holden nell'ambito dell'Accordo Operativo tra Regione Liguria e Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre per l'attuazione dell'intervento di valorizzazione della "Via dell'Amore" del Piano Operativo "Cultura e Turismo", Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020