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La mostra è articolata come un percorso tra i santuari che si susseguono sulla via che scende da Tramonti verso il Lemmen e Montenero, e che prosegue poi verso Volastra, Reggio e Soviore fino ad arrivare a Levanto, che nonostante non faccia parte delle Cinque Terre ne esprime la straordinaria religiosità nella processione delle Casacce. Successivamente, durante questo percorso artistico, seguiranno Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. L’esposizione spiega l’antichissima percezione del sacro che viene emanata dalle figure, dalle sculture, dalle narrazioni e dai miti che trovano la più alta espressione nell’immagine della Madre di Dio che accorre, guarisce, salva, e promette la resurrezione tra la sue braccia, come suggerisce la straordinaria statua di Soviore, icona della mostra.
L’esposizione ha il patrocinio del Comune di Monterosso e del Parco delle Cinque Terre, ente che aveva già sostenuto Carla Sanguineti oltre 10 anni fa nella sua ricerca. Il lavoro è stato infatti già pubblicato nel 2008 a Firenze in un testo ormai esaurito.
Carla Sanguineti non è nuova a progetti artistici di rilievo: ha infatti organizzato numerosi eventi, convegni, laboratori e mostre, oltre ad aver svolto in prima persona un’attività artistica che le ha permesso di “girare il mondo”. Sculture in acciaio, installazioni, specchi e foto sono l’alfabeto del suo linguaggio artistico che talvolta ricorre anche alla parola: sue opere si trovano in musei italiani e stranieri, come il Museo Gandhi di Madurai in India o Museo di Villa Croce a Genova.
“Il sentimento del Sacro nelle Cinque Terre: segni, simboli, figure, storie” sarà l’ennesimo punto di attrazione delle Cinque Terre, anche grazie al preziosissimo contributo dello storico Franco Bonatti, membro dell’accademia Capellini e famoso studioso di arte e architettura. La cura dell’allestimento è, per l’appunto, opera sua.