Le finalità
- Centralità dell'elemento umano
- Centralità della conformazione paesaggistica
- Centralità della vocazione vitivinicola dell'area
Il territorio delle Cinque Terre presenta un'inconfondibile fisionomia plasmata dall'intervento dell'uomo che, nel corso dei secoli, al fine di strappare alla montagna superfici piane da poter coltivare, ha realizzato una
fitta rete di terrazze sulle quali si è da sempre coltivata l'uva.
La produzione vitivinicola, dominante nel passato, ne ha caratterizzato, oltre al paesaggio, la struttura sociale, culturale, economica delle popolazioni residenti; in una parola ne ha caratterizzato l'identità profonda.
Poi il
sorpasso dell'attività industriale su quella agricola, dato dalla rivoluzione tecnologica, ha avuto come conseguenza in questo lembo di terra dell' estremo levante ligure, il costante abbandono dell'attività vitivinicola, imprimendo così al territorio e alle popolazioni una trasformazione profonda.
Il Parco nazionale nasce come
strumento di tutela e salvaguardia del territorio delle Cinque Terre, un'area nei secoli profondamente modificata nella propria fisionomia geografica e morfologica dal duro lavoro dell'uomo.
Gli antichi abitanti di questi luoghi, infatti, senza alcuna imposizione da parte di sovrani tiranni, ma per la ferrea necessità di ricavare spazi coltivati in un ambiente ostile, hanno sostituito l'antica vegetazione naturale di questi ripidi declivi con una fitta tessitura di terrazzamenti coltivati a vite, sorretti da una rete di circa 6.729 chilometri di muretti a secco.

Manarola
(foto di: Marzia Vivaldi)