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La costa rocciosa esposta all'azione diretta del mare è colonizzata da specie vegetali resistenti all'aerosol marino ed all'aridità dell'ambiente, capaci di ancorarsi all'interno di strette fenditure e di sopravvivere alla scarsità di suolo; è abitata da animali legati all'ambiente costiero, che prediligono le zone scoperte e rocciose, come il Gabbiano reale, il Corvo imperiale, gechi e lucertole.
E' un ambiente esclusivo e limitante, per l'elevato tenore di salinità dell'aria, le notevoli escursioni termiche, la scarsità di terreno, la frequenza e la forza dei venti, perciò la vegetazione è rada, bassa e discontinua, composta da specie altamente specializzate; tra la fauna spiccano gli uccelli, nidificanti e svernanti, che sfruttano il calore e l'inaccessibilità delle rocce per scaldare le uova durante la cova e scongiurare i più comuni predatori o trascorrere i mesi invernali in ambienti più miti rispetto a quelli riproduttivi montani.
La flora è composta da piante dai tessuti carnosi, ricchi di liquidi, come il Finocchio marino (Crithmum maritimum L.), spinose come l'Euforbia spinosa (Euphorbia spinosa L.), profumate di oli essenziali e tomentose, come l'elicriso (Helichrysum italicum L.) e la Cineraria maritima (Senecio cineraria L.).
L'ambiente è scarsamente o per nulla accessibile, soggetto a crolli e frane, visibile talvolta solo dal mare o sporgendo lo sguardo al di sotto del tracciato dei sentieri costieri.
L'Arenaria
E' una roccia detritica d'origine marina, che affiora in buona parte del territorio del Parco Nazionale, caratterizzando la morfologia costiera. E' formata da sedimenti prevalentemente sabbiosi, chiamati torbiditi, perché si sono depositati sul fondale oceanico tramite correnti di densità, che hanno trasportato i depositi accumulati lungo la scarpata continentale; sono quindi riemersi e coinvolti nella complessa storia tettonica dell'Appennino settentrionale. Si presenta in strati di diverso spessore, di colore ocraceo se alterata, grigio azzurrina se la superficie è fresca. L'acidità, dovuta alla prevalenza di cristalli di quarzo nella composizione principale, condiziona le caratteristiche dei suoli e la composizione della flora soprastanti. Le arenarie presenti nelle Cinque Terre sono distinte per età e bacino di formazione: a est, nel territorio della Spezia e di Riomaggiore, affiora il Macigno Costiero, Unità Toscana risalente all'Oligocene (35-26 Milioni di Anni); ad ovest, nel promontorio del Mesco, affiorano le Arenarie del Monte Gottero, Unità Ligure attribuita ai Periodi Cretacico sup./Paleocene (88-60 M.A.). La disposizione in strati piuttosto omogenei, compatti, duri e resistenti, facilmente squadrabili, ne ha facilitato l'estrazione e favorito l'utilizzo edilizio, anche per costruire i muri a secco.
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Il Finocchio di mare (Crithmum maritimum L.)
E' una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Apiaceae, diffusa nelle zone costiere. Adatta all'ambiente salino, affonda le radici all'interno delle fessure della roccia e dei muri. Le foglie sono composte, carnose, glauche, ricche di liquidi salini aromatici. I fiori, presenti da luglio a settembre, sono di colore chiaro e riuniti in piccole ombrelle. E' commestibile e usato localmente con le pietanze di pesce.
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L'Elicriso (Helichrysum italicum L.)
L'Elicriso o Perpetuino è una pianta erbacea perenne, con portamento cespuglioso, appartenente alla famiglia delle Asteraceae: il nome scientifico è riferito al colore giallo oro dei capolini, quello volgare alla loro persistenza. Le foglie sono lineari, alterne, molli, coperte da una fitta peluria bianca, con il margine rivoltato verso l'interno (involucrate). Le infiorescenze, formate da numerosi capolini conici, sono riunite in mazzetti (corimbi) all'apice del fusto ed emanano un intenso aroma.
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Il Gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis)
Il Gabbiano reale mediterraneo o Gabbiano reale zampe gialle, è un uccello di mare della famiglia dei Laridae, lungo 55 cm e con apertura alare di 150 cm circa. L'adulto è di colore bianco, con dorso e parte superiore dell'ala grigi e punta dell'ala nera; il becco è massiccio, giallo con una macchia rossa in prossimità della punta, sulla parte inferiore; le zampe palmate, sono gialle. E' il più comune di tutti i gabbiani costieri del mediterraneo e nidifica in primavera in colonie sulle coste rocciose ed anche sui tetti dei centri abitati. Si nutre di invertebrati e vertebrati sia marini che terrestri, di vegetali e di resti di animali morti.
Silvia Olivari