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A cura dei ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn
La valutazione del cosiddetto "effetto riserva" (ER) consiste nello studio del potenziale aumento di densità, taglia e/o biomassa di specie ittiche (soprattutto di specie bersaglio della pesca professionale e ricreativa/sportiva) all'interno dell'Area Marina Protetta delle Cinque Terre in confronto ad aree di controllo esterne.
Le specie bersaglio della pesca sono quelle che rispondono in maniera più evidente ai regimi di protezione. L'Effetto Riserva sulla fauna ittica è unanimemente considerato l'indicatore più performante per valutare l'efficacia bio-ecologica delle aree marine.
La fauna ittica costiera associata ai fondali rocciosi infralitorali (utilizzata come standard a livello internazionale per la valutazione dell'ER in AMP) sarà campionata in occasione di due campagne.
Il campionamento sarà effettuato attraverso la raccolta di dati in situ (i.e. in immersione con ARA) sulla densità delle specie e la taglia degli individui censiti.
Il dato della taglia consentirà altresì la stima della biomassa ittica sulla base delle relazioni taglia-peso disponibili in letteratura. Tali dati, nel loro insieme, consentiranno di confrontare le densità, le biomasse e le distribuzioni di taglia (in particolare di specie target per la pesca: cernia bruna, saraghi e corvina) all'interno dell'AMP (nelle diverse zone A, B e C) ed all'esterno dei suoi confini.
La fauna ittica viene campionata senza alcuna raccolta o danno arrecato alla fauna ittica. A questo fine è utilizzata una tecnica di visual census che prevede, nello specifico, l'esecuzione di transetti 25x5 m (area campionaria: 125 m2), opportunamente replicati nello spazio. L'applicazione di questa tecnica per il rilevamento della densità e taglia delle specie ittiche è condotta secondo un approccio standardizzato al fine di rendere comparabili i dati dell'AMP Cinque Terre non solo rispetto ai rilevamenti condotti nel passato, ma anche per un confronto con altre AMP italiane e mediterranee.
Per quel che concerne il piano di campionamento, i rilevamenti sono condotti in zona A, B, C ed all'esterno dell'AMP, seguendo un gradiente di impatto della pesca (dal divieto totale nelle zone A alla pesca del tutto aperta, secondo le normative vigenti, all'esterno dell'AMP, passando attraverso le zone B e C dove la pesca professionale e ricreativa/sportiva sono regolamentate in modo più stringente rispetto all'esterno).
I campionamenti vengono svolti in due località in zona A (Mesco-A e Montenero-A), due in zona B (Mesco-B e Montenero-B), due in zona C (Corniglia-Manarola e Montenero-C) e due esterne all'AMP (Bonassola e Monasteroli).
Presso ogni località sono condotti 4 transetti (unità campionarie) a due livelli batimetrici tra i 5 ed i 15-20 m circa, presso due siti (distanziati di decine-centinaia di metri) per ogni località. Ciò implica che saranno campionati in tutto 16 siti per un totale di 256 transetti, considerando le due campagne.
Un tale piano campionamento è appropriato per soddisfare pienamente i fini della valutazione dell'effetto riserva in quanto include diverse potenziali fonti di variabilità (temporale sui due tempi di campionamento, spaziale su più scale e quella legata alla batimetria), le quali saranno opportunamente valutate per essere "distillate" rispetto alla fonte di variabilità di interesse maggiore, cioé quella cioè legata ai diversi livelli di protezione (zona A, B, C ed esterno).