La Rete Natura 2000
Rete Natura 2000 contribuisce alla valorizzazione della biodiversità attraverso la costituzione di una rete estesa di Siti di interesse comunitario (Sic) e Zone di protezione speciale (Zps) e attraverso altre azioni volte alla tutela e alla valorizzazione delle emergenze naturalistiche della nostra regione.
La Liguria è caratterizzata da una elevata biodiversità grazie alla presenza di tre regioni biogeografiche: mediterranea, continentale e alpina.
In adempimento alla "direttiva habitat" la Regione ha individuato sul proprio territorio, grazie al supporto di esperti dell'Università di Genova e di Milano, gli habitat e le specie da tutelare ai sensi di tale direttiva comunitaria e ha proposto la costituzione di 125 Sic e 7 ZPS.
ZCS terrestri
SIC marini
Misura 7.1 "Piani di tutela e di Gestione dei siti Natura 2000" - Programma di sviluppo rurale 2014-2022.
Il Programma di Sviluppo Rurale (P.S.R.) di ciascuna Regione è sostenuto dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e cofinanziato dal bilancio nazionale.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre - in qualità di Ente gestore ai sensi della l.r. 28 luglio 2009 - è risultato beneficiario del sostegno sulla Misura 7.1 "Piani di tutela e di Gestione dei siti Natura 2000" del P.S.R. 2014-2022 per la predisposizione dei Piani di Gestione delle Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.)
ZSC IT 1344210 Punta Mesco, IT1344323 Costa Riomaggiore Monterosso e
ZSC IT1345005 Porto Venere Riomaggiore e S. Benedetto, per l'importo massimo consentito pari ad Euro 200.000,00 (50.000,00 per ogni
Piano di Gestione e 50.000 per la redazione di
Studi propedeutici alla redazione dello Schema di Piano del Parco). I Piani di Gestione sono finalizzati a realizzare o perfezionare lo strumento più efficace e completo per la gestione dei Siti Natura 2000 e a definire con dettaglio gli obiettivi di conservazione in modo conforme agli obblighi imposti dall'articolo 6 paragrafo 1 della Direttiva 42/93/CEE - "Direttiva Habitat".
I Piani di Gestione, infatti, sebbene non sempre obbligatori, sono un'opzione da considerare ogni qual volta possano essere disponibili le risorse occorrenti per la loro redazione in ragione dell'approfondimento delle analisi su cui si basano, della valutazione del contesto non solo naturalistico in cui operano, dell'articolazione delle azioni correlate con gli aspetti socio-economici che consentono di individuare forme di equilibrato sviluppo tra esigenze delle popolazioni rurali e la gestione conservativa del territorio.
(foto di: PN Cinque Terre)
(foto di: AA.VV.)