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AMP Cinque Terre: i cambiamenti determinati dall’uomo e dal clima in 70 anni di ricerca

Il convegno si è svolto il 17 maggio scorso Genova nell’ambito della XVII edizione di Yacht & Garden, quest'anno focalizzata su sostenibilità e tutela dell'ambiente.

(Genova, 19 Maggio 2024)

L'incontro realizzato a Genova con l’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, in collaborazione con Genoa Marine Center – Stazione Zoologica Anton Dohrn, l’Università di Genova – Distav (Dipartimento di Scienza della Terra, dell’Ambiente e della Vita) e la fondazione ambientalista Marevivo, ha messo in luce la più lunga raccolta di dati sugli ecosistemi costieri del Mediterraneo.

L’unicità delle serie storiche di dati quantitativi sulle Cinque Terre, la più lunga raccolta di dati sugli ecosistemi costieri del Mediterraneo e una delle più lunghe al mondo, è un’eredità preziosa che l’Area Marina Protetta dovrà proseguire negli anni a venire.

In un’epoca di cambiamento globale come quella attuale gli ecosistemi marini stanno modificandosi rapidamente: la combinazione di impatti antropici locali e di riscaldamento delle acque sta causando morie di massa nelle specie autoctone, favorendo l’arrivo di specie esotiche, il cui impatto è imprevedibile. Le serie storiche di informazioni sullo stato degli ecosistemi sono indispensabili per comprendere il cambiamento e per elaborare strategie di mitigazione o di adattamento sociale ed economico. Il monitoraggio a lungo termine è un compito multigenerazionale e richiede l’impegno di istituzioni che persistano oltre la vita professionale del singolo ricercatore. 

Dopo l’introduzione di llaria Lavarello dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre, sono intervenuti Giorgio Bavestrello, docente UniGe-DISTAV e responsabile scientifico Marevivo, sull’esplorazione dei fondali delle Cinque Terre tra storia e scienza; Carlo Nike Bianchi e Carla Morri, ricercatori associati del Genoa Marine Center – Stazione Zoologica Anton Dohrn, sul cambiamento nel coralligeno del Mesco; e Ilaria Mancini, dottoranda di ricerca UniGe-DISTAV, sul passato, presente e futuro delle posidonie di Fegina. Sul tema del reimpianto delle foreste di alghe brune alle Cinque Terre, che rappresenta un caso di eccellenza nella gestione delle Aree Protette, Mariachiara Chiantore, docente UniGe-DISTAV. Infine, con Paolo Guidetti, dirigente di ricerca del Genoa Marine Center – Stazione Zoologica Anton Dohrn, alla scoperta dell’Area Marina Protetta come la “banca di pesci” delle Cinque Terre.

AMP Cinque Terre: i cambiamenti determinati dall’uomo e dal clima in 70 anni di ricerca
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