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Il percorso proveniente da Biassa con una bella scalinata, sul versante del Golfo della Spezia, entra nel territorio del Parco al valico di S. Antonio (m. 508 s.l.m.m.). Ai margini di un'area attrezzata con tavoli e panche, si trova la chiesetta omonima dedicata agli Alpini che ha nelle vicinanze una fontana. Da qui passa anche il percorso di crinale AV5T. Il 504 si stacca di fronte alla chiesetta, e scende su via asfaltata per Schiara (riservata ai soli residenti) per circa 500 metri fino al c.d. Menhir di Biassa: monolite sormontato da una piccola croce, di possibili origini precristiane.
Poco oltre, il percorso lascia la via asfaltata e scende sulla destra in un bosco di leccio e sughera, attraversa una via sterrata giungendo poi al bivio con la mulattiera selciata che porta a Monesteroli (percorso 536), che si lascia sulla destra. L'ambiente è ora più antropizzato ed è caratterizzato da muretti a secco e coltivi, fino ad arrivare alla Fontana di Nozzano, di origine napoleonica, dove è sempre presente acqua e nelle cui vasche è facile avvistare il tritone alpino. In questo punto si trova anche la biforcazione con il percorso 535 per Fossola. Proseguendo sulla traccia principale, lasciato a sinistra una parete di roccia, si incontra nuovamente la strada carrabile per Schiara con la quale condivide un breve tratto in discesa fino al primo tornante. Qui il percorso prende un ampio sentiero pianeggiante che ben presto diventa una gradinata in pietra, scendendo la costa di Schiara tra piccoli vigneti e macchia mediterranea. Lungo la scalinata è da segnalare un'edicola votiva, poco a monte delle prime case del borgo di Schiara. Il percorso attraversa quindi l'abitato fino alla chiesa di San Antonio di Schiara, da dove è possibile prendere un collegamento secondario verso Campiglia (504C); il percorso 504 invece proseguirebbe con vertiginosa pendenza fino al mare, per quanto questo tratto non sia oggi praticabile per frane.
Punti d'interesse:
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