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Il primo obiettivo che si pone il Piano è la tutela del patrimonio costituito dai valori naturalistici, identitari, agricoli e l’ottimizzazione delle risorse del Parco attraverso forme d'uso culturali, educative e ricreative con particolare attenzione alla salvaguardia della biodiversità e alla sostenibilità per l’uomo e per l’ambiente.
La creazione di questo strumento normativo chiama dunque in causa una serie di saperi multidisciplinari. In un'ottica di integrazione tra competenze, il gruppo di lavoro incaricato della redazione del Piano e individuato mediante ‘Procedura aperta per la redazione degli strumenti di pianificazione del Parco Nazionale delle Cinque Terre – Determinazione Dirigenziale n. 78 del 18.02.2019’ , vede impegnati architetti esperti in pianificazione e paesaggistica, agrotecnici, geologi, avvocati, commercialisti e la collaborazione di tre prestigiosi atenei: Iuav, Istituto Universitario di Architettura di Venezia, DISTAV, Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita - Università di Genova e DiSTAR Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse - Università degli Studi di Napoli Federico II.
In questa prima fase il team di esperti si è concentrato sulla raccolta di tutti gli studi e progetti di pianificazione e programmazione territoriale e, al contempo, sul censimento dei manufatti rurali presenti nell’area.
In particolare il DiSTAV, sotto la supervisione del Centro Studi Rischi Geologici del Parco Nazionale delle Cinque Terre, sta portando a conclusione l’elaborazione delle 3 carte di base: Geologica, Geomorfologica e di Inventario dei fenomeni franosi.
Il prossimo passo sarà la predisposizione del cronoprogramma dei tavoli di discussione sui temi centrali da sviluppare nel Piano, ai quali saranno invitati a partecipare gli attori del territorio affinché il documento finale sia il risultato di un processo condiviso e dunque espressione della comunità locale.