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I boschi misti

I boschi misti, composti da diverse specie arboree di conifere e di latifoglie, sono le formazioni forestali più diffuse nel Parco nazionale, variabili per composizione in funzione della quota e dell'esposizione dei versanti.
Nelle zone più calde e meno elevate, prevalgono il Carpino nero (Ostrya carpinifolia L.), la Roverella (Quercus pubescens Willd.), l'Orniello (Fraxinus ornus L.); lungo i crinali più soleggiati domina il Pino marittimo (Pinus pinaster Aiton); più in quota e a nord, dove l'umidità è maggiore e la temperatura più bassa, il Castagno (Castanea sativa Miller) ed il Cerro (Quercus cerris L.) formano boschi quasi puri.
Nell'insieme costituiscono un ambiente vario e complesso, mutevole con le stagioni, per il viraggio del fogliame e la trasparenza alla luce delle chiome, spoglie d'inverno e folte d'estate. Muschi, felci e licheni tappezzano rocce e cortecce; erbe ed arbusti arricchiscono la flora.
All'interno vivono ungulati (cinghiali e caprioli), volpi, tassi, scoiattoli, donnole e faine; tra i rami e nei tronchi si rifugiano astori, allocchi, civette, picchi, ghiri; a terra scavano gallerie topi ed arvicole; ovunque si muovono insetti.
Il legname, i frutti, i prodotti del sottobosco hanno costituito un'importante fonte di reddito per l'economia locale; perciò i Comuni di Monterosso e di Vernazza, il cui territorio boscato si estende anche nel bacino del fiume Vara, godevano nei secoli scorsi di maggiori risorse rispetto a Riomaggiore, i cui confini non oltrepassano lo spartiacque.
Possiamo regalarci un'escursione montana con vista mare, nel fresco dei boschi misti, percorrendo l'Alta Via delle 5 Terre e i sentieri di collegamento con l'interno. (Foto)

Il Castagno (Castanea sativa Miller)
E' un albero massiccio della famiglia delle Fagaceae, che può raggiungere 30 m di altezza, 20 m di circonferenza e migliaia di anni d'età. E' una latifoglia decidua, con chioma espansa, rotondeggiante; il fusto colonnare ha la corteccia liscia se giovane, quindi spessa e fessurata in età matura; le foglie, alterne e coriacee, hanno lamina grande e forma lanceolata; i fiori di colore giallo chiaro sono riuniti in vistose infiorescenze pendule (amenti); il frutto, la castagna, è racchiuso in un involucro spinoso, il riccio. Può riprodursi sia per seme, che per l'emissione di nuovi fusti dalla ceppaia, così da potere essere sfruttato per la produzione di legname di diverse dimensioni. I castagneti, cedui per ricavare il legname, e da frutto per produrre farina, hanno costituito l'economia principale per molte popolazioni montane e determinato l'espansione del castagno, che può formare boschi puri d'origine antropica o mescolarsi a querce, carpini, frassini, formando boschi misti mesofili. Il castagno predilige suoli profondi e sciolti, neutri o moderatamente acidi e il clima fresco e umido del piano montano, tra i 600 e i 1.300 m s.l.m., dove caratterizza la fascia fitoclimatica del Castanetum. Ha una distribuzione circummediterranea, estesa dalla penisola iberica alla regione caucasica. Poco fuori dai confini del Parco Nazionale, in località Isola, raggiungibile percorrendo il sentiero n. 551, cresce un castagno monumentale alto 20 m, con una circonferenza di 470 cm e di oltre 300 anni di età.
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I Funghi
I funghi o miceti sono un Regno, comprendente anche lieviti e muffe. Sono organismi unicellulari e pluricellulari privi di tessuti differenziati, sprovvisti di clorofilla, incapaci di sintetizzare le sostanze nutritive e quindi bisognosi di sostanze organiche già elaborate. Diversamente dai vegetali e dagli animali, non si riproducono attraverso uno stadio embrionale, ma tramite spore. Sono sprovvisti di fusto, di radici, di foglie e di un sistema vascolare conduttore di linfa; sono formati dal micelio, un insieme di filamenti sottilissimi, detti ife. Comunemente viene denominato fungo il carpoforo e cioè il corpo fruttifero del micelio, recante le spore e chiamiamo funghi di bosco i macromiceti epigei, il cui corpo fruttifero si sviluppa sopra il terreno. Contengono dal 85% al 90% di acqua e quindi è determinante l'umidità atmosferica e l'apporto delle piogge. Nell'ecosistema naturale i funghi svolgono l'insostituibile funzione di trasformare il materiale organico prodotto da altri organismi, vegetali ed animali, impedendone l'accumulo indefinito. Se si sviluppano a scapito di un organismo vivente,  sono definiti parassiti, se si nutrono esclusivamente di materia organica morta sono detti saprofiti, in ogni caso il loro apparato enzimatico permette di disgregare strutture complesse, altrimenti inalterate e di restituire al suolo, in forma di humus, composti assimilabili dalle piante, consentendo la rinnovazione del bosco.
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I Licheni
Sono organismi simbionti, frutto dell'associazione di due organismi più semplici: un fungo e un'alga. La simbiosi tra i due organismi è necessaria per la loro sopravvivenza in quanto il fungo che lo compone assorbe dal substrato le sostanze nutritive che vengono poi elaborate, tramite la fotosintesi clorofilliana, dall'individuo autotrofo, quindi dall'alga. In questo modo i due simbionti convivono traendo entrambi vantaggio: l'alga ottiene dal fungo i sali minerali, l'acqua e protezione; il fungo invece, una volta avvenuta la fotosintesi, si nutre dei composti organici prodotti e messi a disposizione. Questa associazione permette la diffusione dei licheni in ambienti molto ostili con condizioni spesso anche estreme, su superfici apparentemente povere di nutrienti ed esposte agli agenti atmosferici. I licheni sono studiati anche per la loro capacità di assorbimento, in particolare dei metalli presenti nell'aria; sono quindi bioindicatori, analizzando i loro tessuti si può risalire alla concentrazione di agenti inquinanti nell'atmosfera.
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Silvia Olivari

Bosco misto di latifoglie
Bosco misto di latifoglie
(foto di: Silvia Olivari)
Boschi misti di latifoglie e conifere - spartiacque delle Cinque Terre
Boschi misti di latifoglie e conifere - spartiacque delle Cinque Terre
(foto di: Silvia Olivari)
Fusto di Castagno di età matura (Castanea sativa L.)
Fusto di Castagno di età matura (Castanea sativa L.)
(foto di: Silvia Olivari)
Funghi | Pseudoinonotus dryadeus = Inonotus dryadeus (Pers.) T. Wagner & M. Fisch | Madonna di Reggio Vernazza
Funghi | Pseudoinonotus dryadeus = Inonotus dryadeus (Pers.) T. Wagner & M. Fisch | Madonna di Reggio Vernazza
(foto di: Silvia Olivari)
Muschi e licheni su roccia
Muschi e licheni su roccia
(foto di: Silvia Olivari)
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