- Proposte di viaggio
- Ente+
La viticoltura eroica non è solo eccellenza enologica ma anche un inestimabile patrimonio dal punto di vista paesaggistico e culturale. Alla vigilia di Vins Extrêmes – rassegna dei vini eroici, a Forte di Bard (Valle d’Aosta) il 30 novembre e 1 dicembre – il Cervim ricorda l’importanza della presenza dell’agricoltura e quindi dell’uomo, nelle aree più estreme, quelle a forte pendenza o nelle piccole isole. Ed il recente riconoscimento Unesco per la pratica dei muretti a secco ne è un concreto esempio.
«Il riconoscimento da parte dell’Unesco – sottolinea Roberto Gaudio, presidente Cervim -, della pratica rurale dell’arte dei muretti a secco che è stata iscritta nella lista degli elementi dichiarati patrimonio culturale immateriale dell’umanità, rappresenta una grande testimonianza per la viticoltura eroica nell’intera area del Mediterraneo e per i territori in forte pendenza, onorando e qualificando ulteriormente il lavoro dei vignaioli eroici».
L’arte dei muretti a secco – appartenente a Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Slovenia, Spagna e Svizzera – ricalchi la geografia della viticoltura eroica, che è ovviamente più ampia.